Attrice cinematografica e teatrale francese. Diplomatasi a Parigi, intraprese la
carriera teatrale lavorando dal 1948 al 1952 alla Comédie
Française per poi passare al Théâtre National Populaire di
Jean Villar. Grazie alle sue qualità drammatiche e sceniche, ottenne
numerosi successi recitando Williams (
La gatta sul tetto che scotta),
Cocteau (
La macchina infernale), Shaw (
Pygamalion). Negli stessi
anni, però, partecipò anche a numerosi film, pur con ruoli minori,
che le permisero di unire al proprio talento naturale una solida struttura
professionale e raggiungere così il successo. La sua carriera è
legata all'ascesa dei registi della
nouvelle vague (Joseph Losey, Orson
Welles, Luis Malle, Luis Buñuel, François Truffaut) per i quali
incarnò un'immagine femminile sensuale e inquieta, problematica e
intellettuale, mai stereotipata. Tra le sue interpretazioni ricordiamo:
È mezzanotte dottor Schweitzer (1952),
Grisbi (1953),
Uomini in bianco (1955),
I demoniaci (1957),
Le amicizie
pericolose (1958),
Les amants (1959),
Moderato cantabile
(1960),
Eva (1961),
Il processo (1962),
Fuoco fatuo (1963),
Il treno (1964),
Viva Maria! (1965),
Falstaff (1966),
La
sposa in nero (1968),
Monte Walsh (1970),
Joanna Francesca
(1973),
Gli ultimi fuochi (1976),
Nathalie Grangier (1979). Negli
anni Settanta è tornata al teatro con
Lulù di Wedekind e si
è cimentata, con risultati però non molto lusinghieri, nella
regia. Ha recitato in
Querelle de Brest (1982) di R.W. Fassbinder, a cui
ha fatto seguito
La trota (1983) di J. Losey,
Fino alla fine del
mondo (1991) di W. Wenders,
Nanuk (1992) di V. Ward,
Al di
là delle nuvole (1995) di M. Antonioni e W. Wenders,
Il
manoscritto del principe (2000) di R. Andò,
Lisa (2001)
di P. Grimblat,
Cet amour-là (2001), di Josée Dayan.
(n. Parigi 1928).